Se noti una transazione con carta che non riconosci, sospetti una possibile frode o desideri contestare un addebito, ti invitiamo ad agire immediatamente. Il passo più importante è sospendere la carta per evitare ulteriori utilizzi non autorizzati. Puoi farlo direttamente dal tuo conto amnis (scopri come sospendere la carta).
Una volta sospesa la carta, potrai richiedere un chargeback se la transazione soddisfa i criteri indicati. Di seguito ti spieghiamo come procedere.
Come posso richiedere un chargeback?
Per avviare la procedura, compila il nostro modulo di contestazione (scaricabile in fondo a questo articolo) e invialo al nostro team all’indirizzo [email protected]. Ti chiediamo di includere:
Il modulo di contestazione debitamente compilato e firmato
Eventuale documentazione aggiuntiva rilevante (ad es. comunicazioni con il commerciante)
Se non riesci a compilare tutti i campi del modulo, non preoccuparti: è importante che risulti chiaro che la transazione non è stata autorizzata da te e che il modulo sia firmato.
Nota: la richiesta di chargeback deve essere inviata entro 15 giorni dalla data della transazione.
Che cos’è un chargeback?
Il chargeback è una procedura che consente di annullare una transazione con carta, avviata dal titolare della carta tramite il fornitore del servizio di pagamento. Ti permette di contestare un pagamento che ritieni non autorizzato, errato o fraudolento. Se il tuo caso rientra nei criteri e viene approvato, l’importo sarà riaccreditato sul tuo conto.
Quando ha senso richiedere un chargeback?
Puoi richiedere un chargeback se:
Una transazione è stata effettuata senza il tuo consenso (pagamento non autorizzato)
Sei stato addebitato due volte o non hai ricevuto beni/servizi come previsto
Un bancomat non ha erogato contanti, ma l’importo è stato comunque addebitato
Tuttavia, alcuni casi non sono coperti dal processo di chargeback (vedi sezione successiva).
Esistono eccezioni o casi in cui non è possibile richiedere un chargeback?
Sì. I seguenti casi non rientrano nel processo di chargeback:
Phishing o truffe online
Se i dati della carta sono stati condivisi inconsapevolmente (ad es. tramite email false, siti web truffaldini o impersonificazione), la responsabilità rimane a carico del titolare della carta.Transazioni “Card Present” (CP)
Si tratta di pagamenti effettuati in presenza fisica e verificati tramite chip e PIN. A causa delle misure di sicurezza, i chargeback non sono generalmente accettati, salvo circostanze eccezionali.
Se la carta è stata rubata, è già stata bloccata, hai presentato denuncia e vengono comunque effettuate transazioni, un chargeback può essere possibile. In questi casi specifici, ti invitiamo a contattarci.Pagamenti contactless (NFC)
Queste transazioni a basso importo non richiedono la digitazione del PIN e non sono coperte dal processo di chargeback.
Se hai dubbi sul tuo caso, non esitare a contattare il nostro team di supporto per ricevere assistenza.
Come funziona il processo di chargeback?
Sospendi immediatamente la tua carta
È il passo più importante per evitare ulteriori transazioni fraudolente.
Compila e firma il modulo di contestazione
Questo passaggio è necessario solo in caso di transazioni non riconosciute o non autorizzate. Se la transazione è legittima ma non sei soddisfatto dei beni o servizi ricevuti, ti invitiamo prima a contattare direttamente il commerciante.
Inviaci il modulo completo e la documentazione di supporto
Questo può includere:Dettagli della transazione (data, importo)
Comunicazioni con il commerciante (se presenti)
Esaminiamo il tuo caso
Se ritenuto idoneo, inoltreremo la richiesta di chargeback al nostro processore di carte.
Tempistiche
Tieni presente che il processo può richiedere diverse settimane, a seconda della complessità del caso e del tempo di risposta del commerciante.
Importante: il modulo deve essere inviato entro 15 giorni solari dalla data della transazione.
Quanto costa richiedere un chargeback?
Ogni richiesta di chargeback comporta un costo di EUR 20,00, indipendentemente dall’importo della transazione o dall’esito. Per questo motivo, sconsigliamo di richiedere un chargeback per importi inferiori a EUR 20,00 o se non si è certi che la transazione sia effettivamente non autorizzata.
Spesso, ciò che inizialmente sembra una frode si rivela un abbonamento dimenticato, un addebito ritardato o un acquisto effettuato da un collega. In caso di dubbi, ti consigliamo di verificare la transazione internamente prima di inviare il modulo.
Eventuali rimborsi verranno accreditati in EUR, secondo il tasso di cambio al momento del rimborso.